Catasto sentieri delle Valli di Lanzo
Da parecchi anni vari enti ed associazioni si sono prodigati per recuperare la rete sentieristica delle Valli di Lanzo. Nel 2010 la Regione Piemonte ha istituito, con apposita legge regionale, il catasto regionale dei sentieri. Successivamente nella nostra zona i rilevatori regionali hanno iniziato a censire e mappare tutti i nostri sentieri.
Attualmente su tutto il territorio della nostra Comunità Montana ci sono ben 358 sentieri per un totale di 413 Km. La giunta della Comunità Montana, nella sua ultima riunione, ha deliberato la costituzione della banca dati e di un apposito tavolo tecnico per la gestione dei dati e dei rapporti con il catasto regionale. Ne fanno parte tecnici rappresentanti: del soccorso alpino, delle sezioni del CAI di Lanzo ed Ala, due funzionari della Comunità Montana e un Assessore.
L’obiettivo è quello di ufficializzare i sentieri e di allinearli con quelli del catasto regionale. La banca dati sarà a disposizione di tutte le Amministrazioni pubbliche che vorranno attuare degli interventi mirati alla sentieristica. Gli stessi editori delle carte topografiche potranno reperire preziose informazioni per le loro cartine, evitando così spiacevoli errori che potrebbero causare delle difficoltà di orientamento agli escursionisti.
Tutti potranno accedere a questa “banca dati ufficiale” per conoscere lo stato dei sentieri. Nella banca sono previste informazioni sugli Enti che provvederanno alla manutenzione evitando spiacevoli doppioni. Inoltre, l’importanza di sapere quali sentieri sono già a catasto, permetterà agli Enti di partecipare ai bandi e segnalare alla Regione quali sentieri necessitano di ripristino per l’invio delle squadre regionali (visto che solo per i sentieri a catasto sono previsti i contributi e le manutenzioni delle squadre forestali).
Scarica la banca dati dei sentieri delle Valli di Lanzo
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Catasto regionale dei sentieri
In Piemonte esiste una rete escursionistica di circa 15.000 km.
Storicamente i sentieri e le mulattiere erano le uniche vie di collegamento di cui la popolazione locale poteva disporre tra i villaggi e, in montagna, tra i villaggi e gli alpeggi. Ancora oggi però, pur essendo completamente cambiata la loro funzione, i sentieri non hanno perso il loro ruolo centrale, non solo per quel che riguarda le attività economiche tradizionali della montagna, ma anche per lo sviluppo turistico del territorio.
L’affermarsi di una nuova sensibilità per la qualità della vita, il desiderio e la volontà di recupero dell'identità culturale e storica del patrimonio ambientale e paesistico piemontese, stanno contribuendo a riavvicinare all’attività escursionistica consistenti flussi di turisti. Risulta quindi molto importante occuparsi del recupero e della manutenzione della rete escursionistica, nonché della sua pianificazione e valorizzazione, anche e soprattutto per quei territori che presentano criticità in termini di sviluppo economico e che possono ora puntare sulla creazione di un prodotto turistico di qualità, legato all’escursionismo,da promuovere a livello internazionale e in grado di generare importanti ricadute economiche a livello locale.
Per questi motivi la Regione Piemonte ha assunto il compito di pianificare e valorizzare la rete escursionistica, al fine di garantire una migliore fruizione del patrimonio naturalistico e paesaggistico, oltre a integrare e qualificare l’offerta turistica dell'intero territorio piemontese.
Lo scopo del Catasto è ottenere un censimento univoco della rete escursionistica e avere a immediatamente disposizione le informazioni essenziali.
L'accatastamento dei tracciati facenti parte della rete sentieristica a livello locale, che andranno a confluire nella rete regionale, passa attraverso l'attribuzione di un codice univoco formato da 11 caratteri alfanumerici e strutturato secondo regole definite. La Regione Piemonte, ai fini della realizzazione e della gestione della rete regionale dei percorsi escursionistici, ha adottato il metodo di pianificazione territoriale messo a punto a livello nazionale dal Club Alpino Italiano. Il metodo proposto permette infatti una suddivisione del territorio in grado di individuare, in modo univoco, ciascun percorso inserito nella rete, garantendone un'efficace controllo in termini di localizzazione, monitoraggio, manutenzione e fruizione.
Il metodo proposto prevede una suddivisione del territorio nazionale in zone, aree e settori. Nella descrizione che segue, come esempio, ci riferiremo ad un sentiero nella zona delle Valli di Lanzo e precisamente al sentiero che unisce la borgata di Vrù alla borgata di Lities.
Le zone
Trattandosi di un metodo di pianificazione deciso a livello nazionale, è necessario partire con la codifica dall'ambito regionale. Le zone rappresentano pertanto i territori riferiti alle Regioni e alle Province italiane, codificate secondo una semplice convenzione stabilita dal Club Alpino Italiano: una lettera identifica ciascuna Regione, mentre le Province sono individuate dalla relativa sigla ACI. Alla Regione Piemonte è stata assegnata la lettera E. Quindi la zona della provincia di Torino sarà ETO.
Le aree
A livello di zona, come si è visto, la pianificazione si limita a codificare porzioni di territorio corrispondenti ai confini provinciali. Si tratta evidentemente di superfici molto vaste, che richiedono sovente un'ulteriore suddivisione per arrivare alla codifica dei singoli sentieri. L'area rappresenta pertanto una parte di una zona.
La provincia di Torino è stata suddivisa in 4 aree: S, N, C e P:
- S = Zona sud della provincia (dal Cuneese alla Valle di Susa compresa)
- N = Zona nord della provincia (dalla val Ceronda e Casternone al Biellese)
- C = Collina Torinese
- P = Pianura
La zona di nostro interesse sarà quindi ETON
I settori
Ai fini della pianificazione di una rete di percorsi escursionistici si definisce settore una porzione di territorio entro un'area in cui possono trovarsi fino a un massimo di 100 sentieri (numerati da 00 a 99). I settori sono identificati da un carattere numerico (da 0 a 9), quindi in un'area possono trovarsi un massimo di 10 settori.
I settori della zona di nostri interesse sono così codificati:
- 0 = Sentieri delle Valli Ceronda e Casternone
- 1 = Sentieri della Valle di Viù
- 2 = Sentieri della Valle di Ala
- 3 = Sentieri della Val Grande
- 4 = Sentieri delle Valli Tesso e Malone
Il sentiero preso da esempio si trova in Val Grande e avrà quindi 3 come codice settore mentre il suo numero di sentiero è 30. Arriviamo così al codice ETON330. Seguono poi tre zeri per future espansioni. L'undicesimo carattere sarà 0 se il codice si riferisce al sentiero principale, una lettera (A, B,...) se si tratta di una variante del sentiero principale, oppure un sentiero che parte dal principale per collegarsi con un altro sentiero, con una borgata od altro. L'esempio da noi citato, il sentiero che unisce le borgate di Vrù e di Lities, parte dal sentiero principale che sale alla Miniera Brunetta. Il suo codice completo sarà dunque ETON330000A. Il sentiero principale ha invece il codice ETON3300000.
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