Sentiero dell'argento di Pera Cagna
Facile percorso, attraverso boschi di faggio, che raggiunge i prati dell'Alpe Trione, al cui inizio vi è questo strano masso che leggenda vuole nascondesse ricche miniere d'argento. Il proseguimento per i laghi e il colle di Trione è più impegnativo e richiede una buona preparazione fisica.
Comune: | Groscavallo |
Zona: | Val Grande |
Località di partenza: | Migliere (1070 m) |
Località di arrivo: | Pera Cagna (1521 m) |
Difficoltà: | E (Escursionistico) - EE (escursionismo difficile) per il Colle del Trione |
Tempo di percorrenza: | 1 h 15 min |
Segnavia: | 305 |
Periodo consigliato: | Giugno - Settembre |
Dislivello: | 450 m |
Il Bec Ceresin
Itinerario:
La partenza avviene dopo la borgata di Migliere: si percorre un tratto di provinciale in direzione di Pialpetta, entrambi frazioni di Groscavallo, fino ad incontrare una stradina che scende verso la Stura. Oltrepassato il ponte mt 1039 sul torrente si imbocca l’evidente mulattiera, cartelli indicatori, che sale in leggera salita in un bellissimo bosco di larici e faggi, superando alcuni valloncelli. Dopo un’ora e un quarto di marcia si arriva ad un vasto pianoro e all’inizio del Piano del Trione: sulla sinistra si trova questa strana roccia la Pera Cagna. Il pianoro è caratterizzato da una bella cascata posta sulla bastionata che chiude il vallone, a destra si scorge invece uno strano monolite, il Bec Ceresin. Si può proseguire il percorso sul sentiero che conduce prima ai Laghi e poi al Passo del Trione, questo tracciato fa parte del GTA (Grande Traversata delle Alpi). Si attraversa il pianoro fino all’Alpe Trione 1649 mt, si sale a sinistra un pendio ricco di vegetazione e si prosegue verso il Gias di Mezzo 1961 mt, tralasciando la diramazione di sinistra che va al Gias Nuovo. Dal Gias di Mezzo si continua sempre nella stessa direzione sud-ovest e dopo 30 minuti si giunge al Gias dei Laghi 2160 m. Il sentiero passa fra i laghi del Trione pressoché in piano per poi inerpicarsi in una piccola gola con strette risvolte ed infine risale il valloncello che scende dal Colle del Trione.
La leggenda della Pera Cagna:
Salendo nella Val Grande, verso Forno, arrivati alla chiesa di Groscavallo, si scorge sulla sinistra una grossa e strana roccia torreggiante, più grossa in alto che in basso. E’ il “Bec Ceresin”, la cui sommità ospita una specie rara: il pinus uncinata. A fianco del Bec si insinua un vallone, celebre per le sue miniere d'argento, ora abbandonate, e per una pietra, la “Pietra Cagna”.
I laghi del Trione
Intorno al 1600, nella zona e precisamente sulle Alpi Cozie, Graie e Pennine spadroneggiava un diavolo molto potente, avendo egli il controllo di tutti i valichi alpini, e potendo contare sull’aiuto di feroci Saraceni. Così, quando gli abitanti di un paese furono “dati al diavolo” perché troppo cattivi e perversi, fu dato l’incarico proprio a questo diavolo di dar loro una tremenda lezione. Naturalmente il diavolo accettò con sommo piacere e subito pensò alla punizione: “porterò un masso immenso e lo scaglierò sul paese. Non solo schiaccerà tutte le case ma le farà pure sprofondare!” Detto fatto. Il diavolo si caricò sulle spalle un masso enorme e con le sue poderose ali si alzò in volo. Il masso aveva al suo interno anche una grossa quantità d’oro. Sorvolò la Levanna, il Col Girard, il ghiacciaio e si stava avvicinando al luogo dove ora si trova il santuario della Madonna di Groscavallo.