Bivacco Molino (2280 m)
Posti letto: 12 | Categoria: D |
Proprietà: CAI Lanzo | Gestione: CAI Lanzo |
Telefono sezione: 360444949 | |
Apertura: Tutto l'anno | Percorrenza: 3 h 30 min da Molera |
Accesso:
Superato l'abitato di Mondrone e poco dopo anche le case di Molette si continua verso Balme. Nei pressi di una curva, sulla sinistra, si notano un ponte ed una costruzione metallica, mentre sulla destra si intercetta una ripida e stretta sterrata che sale con molte svolte fino al borgo di Molera (1478 m). Seguire la carrozzabile oppure lasciare l'auto sulla provinciale per salire a piedi fino a Molera, in questo caso si aggiungono 30 minuti in più di salita. Nei pressi di una curva della sterrata, poco prima della frazione, si nota una evidente bacheca in legno con indicazioni per l'Uja di Mondrone ed il Bivacco Molino.
Salita:
- Località di partenza: Molera (1478 m)
- Tempo di salita: 3 h 30 min
- Difficoltà: E (Escursionismo medio)
Poche decine di metri prima delle case di Molera imboccare, sulla sinistra, il GTA segnalato da un'evidente cartello. Attraversata una zona boschiva si perviene successivamente all'Alpe Pian Bosco (1673 m). A questo punto l'itinerario GTA si separa. Aggirate le baite sulla destra si sale sopra ad esse e si continua, per un buon tratto, seguendo la destra idrografica di un canalone secco.
Abbandonatolo, si appoggia verso sinistra salendo diagonalmente nel lariceto fino ad attraversare un rivolo (a volte secco) alla base di una paretina di roccia chiara. La salita continua malagevole, lungo la paretina-sponda, attraversando alcune volte il rivolo stesso e, infine, verso sinistra, seguendo una crestina erbosa da cui si esce, sempre a sinistra, per raggiungere un colossale macigno (1970 m).
Bordeggiando la sua faccia strapiombante, rivolta a sud, si avanza verso sinistra e presto si tocca la sinistra idrografica di un avvallamento poco marcato e invaso da giganteschi blocchi; qui si incontra il bivio dei segnavia EPT-232 (che conduce in vetta all'Uja) e 233.
Si segue l'EPT-233 e si punta ai sovrastanti macigni smisurati e spaccati dietro i quali si annida il rudere dell'Alpe le Piane (2030 m). Il sentiero si allontana verso destra, costeggia un vicino e caratteristico pianoro sovente acquitrinoso, poi continua verso destra, a lungo e quasi in piano, fino ad attraversare il valloncello del Rio Maian (2060 m). Dopo essersi alzato vivamente sulla riva opposta, il sentiero la taglia di mezzacosta avanzando parallelamente al torrentello; intanto, sulla panciuta e grossa prominenza (di erba e massi), che sembra ostruire il centro del vallone, fa capolino la punta del tetto del bivacco. Il nostro sentiero terroso, infine, si avvicina al rio, lo segue in una breve strettoia rocciosa e pianeggiante al termine della quale sfocia in un pianetto erboso con un muretto trasversale di pietre; è chiaramente visibile il Passo dell'Ometto dove spicca l'esile e piccola guglia di roccia che ha dato il nome al valico.
Siamo ad un altro bivio: per il bivacco (non visibile), abbandonare il segnavia EPT-233 del Passo dell'Ometto e prendere a sinistra. Il sentiero sale obliquamente verso sinistra nel macereto di grossi blocchi della sponda opposta e raggiunge la spianata sulla quale è fissato il Bivacco Bruno Molino.
Interno bivacco
Itinerari principali con partenza dal bivacco
Escursionismo:
Uia di Mondrone 2.964 m: Via normale SE ore 2,30 (EE)
Passo dell'Ometto 2618 m: ore 1 (E)
Cima Leitosa Occidentale 2870 m: per il versante SSO ore 2,10 (EE)
Alpinismo:
Uia di Mondrone:
- Cresta NNO (dal Passo dell'Ometto) ore 1+2,50 (AD-)
- Cresta E ore 4 (AD + alcuni passi di IV evitabili)
- Cresta N: presenta un dislivello di 500 mt. Su di essa sono state tracciate numerose vie con difficoltà che variano da AD+ a TD+.
Cima Leitosa Occidentale 2870 m: cresta OSO AD+ ore 1 + 2,40.
Punta Rossa di Sea: sperone N dislivello 350.
Varie vie da D- a TD + ore 2 + 4.