Punto di appoggio all'Alpe di Coassolo
Posti letto: 4 | Categoria: A |
Proprietà: Comune di Coassolo | Gestione: CAI Lanzo |
Telefono sezione: 360444949 | |
Apertura: Sempre aperto nel periodo estivo (chiave dal margaro),nel periodo invernale ritiro chiave presso sede CAI. | Percorrenza: 3 h da Chiaves |
Accesso:
Da Lanzo raggiungere la piazza di Chiaves e da li andare a destra imboccando la ripida carrozzabile che porta a Fontana Sistina; ad un successivo bivio prendere a sinistra (indicazione per Cresto).Segue una strada in salita che diviene sterrata pochi metri prima del panoramicissimo piazzale che costituisce il Colle della Croce dove è possibile lasciare l'auto.
Salita:
- Località di partenza: Chiaves località Colle della Croce (1125 m)
- Tempo di salita: 3 h
- Difficoltà: E (Escursionismo medio)
Sulla destra del piazzale imboccare una carrareccia (SENTIERO 332B per il Lago di Monastero) che sale verso Case Colombero. Alla prima curva lasciare la stradina e proseguire diritto infilandosi tra le case. Oltrepassate alcune isolate costruzioni si perviene ad un evidente bivio dove si abbandona la traccia pianeggiante per salire a destra. La marcia, mai faticosa, si sviluppa tra bei boschi di betulle oltrepassando un paio di pietraie, un vecchio alpeggio ed un piccolo ripetitore. Si avvista successivamente il pendio erboso che ospita S. Giacomo di Moia ed in breve viene raggiunta la stradina sterrata che va seguita verso destra, in salita. Da qui in pochi minuti si raggiunge il Colle di S. Giacomo con ottimo panorama. Salire a destra (sentiero 332) raggiungendo e superando sulla sinistra l'Alpe di S. Barbara e in breve si arriva al piazzale del Passo della Forchetta (1666 m
Proseguire in leggera salita lungo la strada che corre vicino alla cresta che divide la Valle del Tesso dalla Val Grande, volendo si potrà seguire la strada oppure approfittare delle scorciatoie opportunamente segnalate con segnaletica verticale arrivati al lago di Monastero si prosegue sulla carrareccia ed in breve si arriva all’Alpeggio ove si trova anche il Punto di Appoggio.
Esterno punto di appoggio
Posti letto
Servizi
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- Categoria: Rifugi Valli di Lanzo
Affittacamere Lunella
Posti letto: 12 | Categoria: A |
Proprietà: Privato | Gestione: Barello Livio |
Telefono: | Telefono gestore: 0123.738110/3483132585 |
Apertura: 15 giugno-15 settembre | Percorrenza: 1h 30 min. dal colle del Lys |
Profilo altimetrico
Luogo di partenza: Colle del Lys.
Lunghezza sentiero: 4800 metri.
Dislivello in salita: 170 m circa.
Dislivello in discesa: 120 m circa.
Descrizione itinerario
Dal colle del Lys imboccare la strada sterrata che parte sulla destra al fondo del piazzale. Seguirla sino ad un bivio con un'altra sterrata (1 h circa). Prendere il ramo a destra in leggera salita e in circa 30 min. si arriva al bivacco.
Sala da pranzo
Camera da letto
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- Categoria: Rifugi Valli di Lanzo
Bivacco Gias Nuovo
Posti letto: 10 | Categoria: D |
Proprietà: Comune di Groscavallo | Gestione: |
Telefono: | Telefono sezione: |
Apertura: Tutto l'anno | Percorrenza: 2 h 5o min |
Luce elettrica fornita da pannello solare | |
Posto tappa sul percorso a lunga percorrenza "Alta via delle Valli di Lanzo" |
Questo bivacco è stato posizionato nella piana del Gias Nuovo di Sea, alla quota di 1893 m, a poca distanza dall’omonimo alpeggio, sul sentiero 308 che porta al colle di Sea. Nel Vallone di Sea esiste già un’altro bivacco, il Soardi-Fassero a quota 2370 m, quindi circa 500 m più in alto. Mentre il Soardi-Fassero è importante per tutte le salite alle impegnative cime della testata del vallone di Sea (nord ed est della Ciamarella e della Piccola Ciamarella, Punta Tonini, Punta Bonneval, Punta Francesetti ecc.), il nuovo bivacco può essere utilizzato per le traversate verso la Val d’Ala per il Passo dell’Ometto con il sentiero 309 riaperto proprio quest’anno (vedi articolo dedicato), e verso il Vallone della Gura per il Passo delle Lose con il sentiero 316, o semplicemente per raggiungere i suddetti passi spezzando in due giorni il percorso.
Anche per chi non avesse mete ambiziose, questo bivacco facilmente raggiungibile, può fornire l’occasione di passare una notte in un ambiente di alta montagna grandioso e severo, completamente isolati da tutto e da tutti.
Altimetria del percorso
Salita:
- Località di partenza: Forno Alpi Graie (1200 m)
- Località di arrivo: Gias Nuovo (1893 m)
- Lunghezza percorso: 6300 metri
- Dislivello in salita: 730 metri circa
- Tempo di salita: 2 h 50 min
- Difficoltà: E (Escursionismo medio)
Per raggiungere il bivacco si parte da Forno Alpi Graie nei pressi dell’Albergo Savoia; dopo aver attraversata la Stura si imbocca a sinistra la strada sterrata che porta anche al Santuario della Madonna nera di Loreto, ma, arrivati al bivio del santuario, si continua sulla strada che sale ripida sulla destra, seguendo le indicazioni del sentiero 308 che risale tutto il Vallone di Sea, passando per il Gias Balma Massiet e l’Alpe di Sea. Nei pressi di quest’ultima, si lascia a sinistra il sentiero 309 e, dopo aver attraversato su un bel ponte la Sura di Sea, si attraversa l’omonima Alpe e si aggira l’enorme roccione che la protegge. Con un’ultima breve salita ci si affaccia sul vastissimo e ampio pianoro del Gias Nuovo. A questo punto il bivacco sarà ben visibile e con piacevole e panoramico percorso sul sentiero pianeggiante lo si raggiunge in pochi minuti.
Interno bivacco
Itinerari principali con partenza dal bivacco
- Bivacco Soardi-Fassero (2370 m). Andata 1 h, ritorno 40 min
- Passo dell'Ometto (2614 m). Andata 2 h 40 min., ritorno 1 h 50 min.
- Rifugio Daviso (2280 m) per il passo delle Lose (2870 m). Attenzione: passo delle Lose per EE (escursionisti esperti). Andata/ritorno 3 h 30 min. circa
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- Categoria: Rifugi Valli di Lanzo
Bivacco Cecilia Genisio
Posti letto: 10 | Categoria: D |
Proprietà: Comune di Chialamberto | Gestione: CAI Lanzo, manutenzione sottosezione Valgrande |
Telefono: | Telefono sezione: 360444949 |
Apertura: Tutto l'anno | Percorrenza: 4 h da Chialamberto, 2 h 45 min. da Vonzo |
Luce elettrica fornita da pannello solare | |
Posto tappa sui percorsi a lunga percorrenza "3 vallate" e "Alta via Canavesana" |
L’Alpe Vailet si trova a 2230 m di quota, nel Vallone Vassola, e fino ad un paio di decenni fa era regolarmente utilizzato, i malgari risalivano il versante per sfruttare, da Chiappili in su, tutti i pascoli disponibili. L’alpeggio è appoggiato sul lato meridionale di una conca la cui morfologia ricorda evidentemente il passaggio delle glaciazioni, il lento riempimento di un antico lago ha creato delle zone umide e verdeggianti che fornivano ottimo foraggio per il soggiorno estivo delle mandrie; dal latte delle vacche Margherita e Tumè, producevano delle tome prelibate. Dopo di loro nessun malgaro ha più trascorso la stagione estiva in quota e oggi troviamo solo delle manze e delle asciutte. Nonostante sia cessata la presenza continuativa dei pastori, risalire il Vallone di Vassola rappresenta sempre una bellissima esperienza, gli ambienti sono aspri, autentici, lo sguardo può correre in tutte le direzioni e provare meraviglia per un paesaggio spettacolare.
Accesso:
Risalire la Val Grande sino al comune di Chialamberto dove, parcheggiata la macchina, raggiungere la chiesa parrocchiale. Sulla sua destra parte il sentiero che conduce al bivacco.
Salita:
Altimetria del percorso
- Località di partenza: Chialamberto (864 m) o Vonzo (1230 m)
- Località di arrivo: Alpe Vailet (2230 m)
- Lunghezza percorso: 7300 metri da Chialamberto, 6200 metri da Vonzo
- Dislivello in salita: 1350 metri circa da Chialamberto, 1000 metri circa da Vonzo
- Tempo di salita: 4 h da Chialamberto, 2 h 45 min. da Vonzo
- Difficoltà: E (Escursionismo medio)
La maggior parte delle descrizioni degli itinerari che raggiungono il Vailet consigliano la partenza da Vonzo, borgata gioiello del Comune di Chialamberto, noi vi proponiamo una salita in parte alternativa, suggerendovi la partenza dal fondovalle, più precisamente dalla chiesa di Chialamberto.
In tanti conosceranno la vecchia “viassi” che dalla chiesa conduce a Vonzo, la vecchia strada comunale, oggi identificata al Catasto Regionale dei sentieri come ETON325. In pochi avranno invece percorso la variante che poco a monte della chiesa di Chialamberto, dal 325 si stacca per raggiungere la borgata Candiela. Nel corso della primavera del 2019 i volontari della sottosezione della Val Grande di Lanzo, aiutati dalla sezione di Lanzo, han messo mano al lavoro di sistemazione del fondo, ripittando la bollinatura dei segnavia e posando della cartellonistica lungo la storica via di collegamento dal fondovalle al Vallone di Vassola. Dal bivio sopra descritto, lungo il 325, si stacca l’itinerario accatastato come ETON325B che termina ai Chiappili, toccando lungo il sentiero diverse borgate: Pianetto, Ca Drò, Case Costa, Candiela, Case Cordero (o Casette). Tutte queste località sono accessibili in auto come Vonzo e possono rappresentare delle valide alternative di partenza se il dislivello complessivo dal fondovalle è superiore al nostro allenamento. Merita però di essere percorso perché, oltre ad attraversare boschi e borgate molto belle, si snoda lungo una viabilità storica importante, quella che legava alcune famiglie residenti nelle frazioni alle loro tenute in quota. Il tratto di variante, il 325B, era in disuso ormai da molto tempo ma oggi si presenta piacevolmente percorribile, in tutte le stagioni, per accompagnarci alla scoperta di un nuovo itinerario. Dai Chiappili per accedere al Vallone di Vassola si riprenderà il 325, proveniente da Vonzo, per poi appoggiarci al 324 una volta raggiunta la sterrata che conduce ai Piani di Vassola. L’ingresso nel Vallone è spettacolare, dai piani limitrofi al Rio Vassola si elevano delle imponenti bastionate rocciose e subito lo sguardo cadrà sulla particolare forma di Testarebbo: sulla sinistra idrografica, dalla montagna, l’elmo di un guerriero sembra far guardia agli ingressi! Guadagnando quota rispetto ai piani toccheremo diversi tramut e ad un certo punto dovremo attraversare il Vassola: lo faremo al di sopra di alcuni salti rocciosi che originano una cascata che localmente vien chiamata pisai d’la rusa (pisciatoio della Rossa) prendendo il nome dagli alpeggi della zona. La parte successiva della salita è semplice e segue la naturale alternanza di pascoli e costoni rocciosi levigati dal ghiaccio.
Interno bivacco
Itinerari principali con partenza dal bivacco
- Colle della Terra d'Unghiasse (2666 m). Andata 1 h 10 min, ritorno 45 min.
- Gran lago d'Unghiasse (2490 m). Andata 1 h 50 min, ritorno 1 h 30 min.
- Laghi della Fertà (2560 m). Andata 2 h 20 min, ritorno 2 h 10 min.
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- Categoria: Rifugi Valli di Lanzo
Rifugio Aurelio Ravetto
Gestione: Vigna Franco | Apertura: 15 luglio-15 settembre |
Cellulare1: 3389007813 | Cellulare2: 3478210668 |
Propietà: Associazione Rifugio Aurelio Ravetto asd | |
Percorrenza: Da Malciaussia 2 h 30 min - Dalla Valle di Susa (Alpe Costa Rossa) 2 h 15 min |
Notizie sul rifugio:
Colle della Croce di Ferro
Il rifugio Aurelio Ravetto è stato costruito tra la prima e la seconda guerra mondiale come caserma militare. Negli anni '60 è stata acquistata dal sig. Aurelio Ravetto che nel 2000 la diede in donazione a 12 soci tra i quali il sig. Franco Vigna, oggi Presidente dell'Associazione "Capanna sociale Aurelio Ravetto".
Il rifugio è situato sul versante di Susa (nel comune di Bussoleno) ad una altezza di 2545 m. Si trova sul percorso della GTA. E' possibile raggiungerlo sia dalla valle di Viù, con partenza dal lago di Malciaussia passando il Colle della Croce di ferro oppure dalla Val di Susa passando dall'alpeggio Costa Rossa (1925 m) raggiungibile in auto, dove si prende il sentiero in direzione dell'alpeggio Arcella per poi proseguire per la croce di ferro.
Accesso da Malciaussia:
Da Torino percorrendo la SP1, si raggiunge il bivio per la Valle di Viù, la si percorre sino a Margone ed infine a Malciaussia. Prudenza negli ultimi Km. in quanto la strada si presenta stretta, in forte pendenza e, in in alcuni tratti priva di protezioni.
Salita da Malciaussia:
- Località di partenza: Malciaussia (1805 m m)
- Tempo di salita: 2 h 30 min
- Difficoltà: E (Escursionismo Medio)
Lasciata l'auto presso Malciaussia, ci si incammina lungo lo sterrato che costeggia il lago.
Superato l'immissario del lago su un ponticello di tubi e cemento, si imbocca la mulattiera marcata con bolli bianco-rossi del GTA e del Sentiero Italia.
Si raggiunge a breve un colletto dal quale si ha un bel colpo d'occhio sul sottostante lago e sulla ex Casermetta Malciaussia della Guardia alla Frontiera (ora abitazione privata).
La mulattiera piega a sinistra e raggiunge il bivio per il Lago Nero. Si prosegue sul sentiero di destra, che da questo punto in poi diviene prevalentemente lastricato ed assai meno battuto. Dopo aver compiuto un'ampia curva ed oltrepassate alcune rocce sparse, la mulattiera costeggia la parete rocciosa discendente dai monti Palon e Palonetto.
Superati infine alcuni tornanti si giunge al Colle della Croce di Ferro costituito da una vasta ed erbosa insellatura molto panoramica. Poco oltre il colle, in direzione ovest, è visibile la ex casermetta, oggi Capanna Sociale Aurelio Ravetto ( privata, con cale invernale aperto tutto l'anno).
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- Categoria: Rifugi Valli di Lanzo