Anello di Sant'Ignazio
Tempo complessivo: Anello lungo 1 h 30 min, anello corto 45 min.
Difficoltà: B.C.
Tempo complessivo: Anello lungo 2 h 30 min, anello corto 1 h 15 min.
Difficoltà: E
Fontana all'inizio del percorso
l'itinerario tocca uno dei monumenti simbolo delle Valli di Lanzo (un altro e' il Ponte del Diavolo) che si erge sulla vetta strategica e panoramica del Monte Bastia o Castellazzo, ad una quota di 931 metri. In origine vi era una cappella votiva, eretta dai valligiani nel 1629. In quel tempo, la zona era infestata dai lupi, i quali erano soliti attaccare i bambini dediti alla guardia dei greggi di pecore. Gli abitanti iniziarono allora a pregare Sant'Ignazio di Loyola, il fondatore dei Gesuiti, la cui devozione era in quel periodo molto diffusa, invocando l'incolumita' per i loro piccoli e tutta la comunita'. Nel giro di pochi anni i lupi sparirono dalla valle. Le suppliche al santo sconfissero anche un'epidemia che aveva colpito il bestiame, il "neiret", senza possibilita' di cura. In segno di ringraziamento, ai primogeniti veniva imposto quale voto il nome del Santo (ancor oggi molto diffuso in zona) e si provvide inoltre ad erigere la cappella. L'attuale edificio risale invece al 1720, per iniziativa dei Gesuiti, i quali si erano accorti che ormai la chiesetta era diventata troppo piccola. Il Santuario venne costruito in modo che al centro, dal pavimento, emergesse per un'altezza di cinque metri la cima del monte, sormontata dalla statua del Santo, sul quale doveva convergere la luce proveniente dalle finestre. Ultimamente, a seguito di una ristrutturazione, l'opera e' stata spostata annullando tale effetto scenografico.
Tratto di strada sterrata nel giro lungo
Da Lanzo prendere la strada che sale al Santuario di Sant'Ignazio. Dopo circa 1 Km si trova, sulla destra, un piccolo piazzale con una fontana dove si può parcheggiare l'auto. Seguire per circa altri 250 metri la strada asfaltata quindi, sulla destra, si trova la vecchia strada sterrata che saliva al Santuario (indicazioni per MTB). La strada prosegue in salita con diversi tornati sino ad incontrare di nuovo l'asfalto che va percorso, in salita, per 150 metri; sulla sinistra si ritrova la strada sterrata (indicazioni) che va imboccata. Un altro paio di tornati in salita quindi si prosegue quasi in piano sino all'inizio della borgata. Attraversata la strada asfaltata si può decidere se percorrere l'itinerario corto o quello più lungo. Se si opta per l'itinerario corto imboccare il sentiero in discesa indicato da una freccia. Dopo un primo tratto facilmente percorribile in bicicletta il sentiero, per un breve tratto, diventa più tecnico e, per i meno esperti, si consiglia di percorrerlo a piedi. Arrivati alla sorgente della fontana d'argento il sentiero ridiventa più semplice ed in breve si raggiunge il punto di partenza.
Per l'itinerario lungo, dopo aver attraversato la strada asfaltata, seguire la strada sterrata che parte in leggera discesa (non prendere quella che sale). Con qualche sali-scendi, dopo aver superato il sentiero indicato da una freccia che porta ad una vecchia miniera di talco che merita una piccola deviazione, si arriva sulla strada sterrata che scende dalla borgata Tortore. Seguirla in discesa e prendere la prima deviazione sulla destra. Poco dopo, all'altezza di vecchie grange, la strada diventa sentiero. All'altezza di una casa ristrutturata ignorare la sterrata che prosegue e imboccare il sentiero sulla destra che raggiunge la frazione Ovairo Superiore. Un piccolo tratto di asfalto e, al primo tornante, prendere la sterrata sulla destra che, poco dopo, diventa sentiero. Con un tratto in discesa ed un successivo in salita, in breve, si raggiunge il punto di partenza.