Cima La Rossa (2319 m)
Escursione bellissima che offre ampi panorami sulle montagne delle Valli di Lanzo. La zona del Lago di Monastero, con il corollario di panoramicissime cime, è conosciuta e sfruttata per la pastorizia fin dal XIII° secolo, l'Alpe di Coassolo è citata in documenti risalenti a quei secoli.
Accesso:
Da Lanzo raggiungere la piazza di Chiaves e da li andare a destra imboccando la ripida carrozzabile che porta a Fontana Sistina; ad un successivo bivio prendere a sinistra (indicazione per Cresto). Segue una strada in salita che diviene sterrata pochi metri prima del panoramicissimo piazzale in terra battuta che costituisce il Colle della Croce dove è possibile lasciare l'auto.
Alpe Santa Barbara
Salita:
- Località di partenza: Chiaves località Colle della Croce (1125 m).
- Tempo di salita: 4 ore.
- Difficoltà: E (Escursionismo medio).
Sulla destra del piazzale imboccare una carrareccia (cartelli indicatori in legno per il Lago di Monastero) che sale verso Case Colombero. Alla prima curva lasciare la stradina e proseguire diritto infilandosi tra le case che velocemente si superano (bolli giallo-rossi con indicazione 3R). Oltrepassate alcune isolate costruzioni si perviene ad un evidente bivio dove si abbandona la traccia pianeggiante per salire a destra. La marcia, mai faticosa, si sviluppa tra bei boschi di betulle oltrepassando un paio di pietraie, un vecchio alpeggio ed un piccolo ripetitore. Si avvista successivamente il pendio erboso che ospita S. Giacomo di Moia ed in breve viene raggiunta la stradina sterrata che va seguita verso destra, in salita. Da qui in pochi minuti si raggiunge il Colle di S. Giacomo con ottimo panorama. Salire a destra (indicazioni) raggiungendo e superando sulla sinistra l'Alpe di S. Barbara con vicino un pilone votivo, proseguendo il sentiero diviene meno ripido e si costeggia un boschetto di rade betulle.Oltrepassato un vecchio alpeggio e dei ripetitori si arriva al piazzale del Passo della Forchetta (1666 m). Proseguire in leggera salita lungo la strada che corre vicino alla cresta che divide la Valle del Tesso dalla Val Grande, volendo si potrà seguire la strada fino al lago.
Il Colle della Gavietta nella nebbia
Superati alcuni alpeggi si arriva all'Alpe Prati della Fontana, ristrutturata piuttosto brutalmente con abbondante uso di cemento, dove si trova dell'acqua e, poco lontano, un pilone votivo da dove si ha un bel colpo d'occhio sulla zona di Menulla. Un tornante porta la strada definitivamente sul versante della Val Grande: in questo tratto si vede, a valle della strada, il paesino di Vrù. Nei sottostanti valloncelli si trovano delle cave di talco sfruttate fino a qualche decina di anni fa. La carrozzabile prosegue quasi pianeggiante per poi affrontare alcuni tornanti più ripidi che possono essere evitati seguendo un sentierino (bolli giallo rossi) che ritorna sulla strada poco prima dell'Alpe di Monastero (1970 m), grosso alpeggio ora ristrutturato già citato in documenti del XIII secolo, come del resto la vicina Alpe di Coassolo (2032 metri). Superate le costruzioni, ancora poche decine di metri e si arriva al Lago di Monastero posto in una verdeggiante conca che invita ad una sosta ristoratrice e dominato dalla mole della Punta Gias Vej.
Continuare sulla strada sterrata fino a raggiungere l'Alpe di Coassolo (10 minuti dal lago). A questo punto sono possibili due diverse soluzioni; si può risalire per tracce di sentiero il pendio erboso posto alle spalle dell'Alpe e raggiungere la vetta o, soluzione leggermente più lunga ma certamente più interessante, compiere un piccolo percorso ad anello. In questo caso, dall'Alpe, seguire la strada sterrata sulla destra, in leggera salita sino a raggiungere un bivio. Lasciare la strada principale e prendere a sinistra sino a raggiungere il Colle di Perascritta (20 minuti dall'Alpe). Dal colle seguire la cresta a sinistra e, con diversi saliscendi, in altri 20 minuti si raggiunge la cima. Continuare scendendo la ripida cresta erbosa che in 15 minuti porta al Colle della Gavietta. Da questo valico, che si trova sulla cresta spartiacque tra la Punta Marsè e La Rossa ed è costituito da due insellature separate da un insignificante rilievo, passa l'antico sentiero che congiungeva la Val Grande di Lanzo con la Valle dell'Orco. Dal colle prendere a sinistra un sentiero che costeggia le pendici de La Rossa ed in poco si raggiunge la sterrata che ci riporta all'Alpe di Coassolo.
Discesa:
Per l'itinerario di salita.
- Dettagli
- Categoria: Valli Tesso a Malone
Monte Soglio (1971 m)
Madonnina in vetta al Soglio
Ultimo importante rilievo della lunghissima cresta spartiacque che separa per tre quarti del suo sviluppo la Val Grande dalla Valle dell'Orco, mentre nella parte restante divide quest'ultima dalle Valli del tesso e del Malone.
Sul tondeggiante cocuzzolo sommitale, notevolissimo punto panoramico, vi sono: una tavola d'orientamento incisa su lastra metallica sistemata su un basamento cilindrico in pietra e una statuetta della Madonna posta il 20 luglio 1980 dai gruppi alpini (ANA) di Corio, Forno, Sparone e Rivara.
Sul versante sud-ovest, dove si svolge l'itinerario descritto, è stata costruita alcuni anni or sono dall'AEM una strada che raggiunge la cresta occidentale a non molta distanza dalla vetta. Da quest'ultima si domina una vastissima parte del Canavese, principalmente i comuni di Canischio, Pratiglione e Forno.
L'escursione è particolarmente consigliabile in autunno, quando l'aria diviene più tersa e lo sguardo si spinge più lontano, ed in primavera quando la natura si risveglia. Sovente, in questi periodi dell'anno, accade di trovarsi, nella parte iniziale della salita, immersi nella nebbia per poi godere più in alto lo spettacolo del cosiddetto mare di nebbia, dal quale spuntano come isole le montagne.
Anche in inverno, quando il freddo rende il cielo limpido e terso, l'escursione è particolarmente gratificante; in questa stagione l'escursione può essere effettuata con le racchette da neve o mediante sci.
Accesso:
Dalla piazza di Corio prendere a sinistra seguendo le indicazioni per Pian Audi: si inizia a salire superando alcune borgate e seguendo la tortuosa carrozzabile che percorre l'incassato Vallone del Malone.
Si passa nei pressi dell'interessante ponte della borgata Molino dell'Avvocato, evitando ovviamente le deviazioni secondarie, ed al successivo tornante si tralascia la deviazione per San Bernardo andando a sinistra. Si arriva così a Pian Audi: la borgata e le montagne circostanti furono teatro di duri scontri, dal '43 al '45, tra partigiani e nazifascisti. Va oltrepassato l'abitato mentre la strada si fa sterrata; ignorare una prima deviazione sulla destra per Case Rughet ma seguire la strada fino a che non si trova una deviazione sulla destra per Case Ieri.Posteggiare l'auto.
Salita:
- Località di partenza: Pian Audi frazione di Corio (865 m).
- Tempo di salita: 3 h.
- Difficoltà: T (Escursionismo facile).
Panorama durante la salita al Soglio
Seguire la strada sulla destra e risalire i numerosi e ripidi tornanti; la strada sterrata si alterna a tratti di sentiero e si giunge così all'Alpe Soglia (1711 m) posta in panoramica posizione; poco a valle vi è un altro grande alpeggio recentemente ristrutturato.
Imboccata la breve deviazione che conduce alla costruzione, segnalata da evidenti cartelli indicatori, si trova il sentiero che partendo a monte dell'Alpe Soglia risale il pendio pascolivo quasi seguendo la linea di massima pendenza: ciò consente di guadagnare la panoramica cresta poco distante da un'altra serie di cartelli indicatori. Seguendo le frecce prendere a destra incamminandosi lungo l'evidente sentiero che aggira sulla sinistra un dosso erboso e poi conduce alla larga cresta che precede la cima del Soglio.
Arrivati a toccare le fatiscenti case dell'Alpe Rossolo le si supera e dopo una brevissima salita si tocca la cima del monte Soglio.
Il panorama è formidabile: ad aiutare l'identificazione delle varie vette che si possono ammirare ci pensa una piastra metallica posta su un sostegno cilindrico dove sono indicati i principali punti topografici.
Discesa:
Per l'itinerario di salita.
- Dettagli
- Categoria: Valli Tesso a Malone
Vaccarezza (2203 m) e Angiolino (2168 m)
La Vaccarezza (a sinistra) e l'Angiolino
(in centro) visti dall'alpeggio La Cialma
La Vaccarezza, o Castel Balanger, con la vetta caratterizzata da un grosso ometto di pietre, e l'Angiolino sono ben visibili anche dalla pianura. Eccezionale il panorama dagli Appennini alle Alpi Marittime per proseguire con il Monviso, le Cozie e tutte le più note montagne delle Valli di Lanzo, si continua con il gruppo del Gran Paradiso ed, in lontananza, il gruppo del Rosa. Nelle giornate particolarmente limpide appaiono anche a nord-est le montagne lombarde del Bernina e dell'Adamello. Se possibile è consigliabile l'attesa del tramonto: l'immensità del panorama che si tinge prima di rosa e poi di rosso sempre più acceso colpisce l'animo aprendolo a emozioni indimenticabili. Anche sulle pendici di questa montagna si trovano numerosi alpeggi e molti altri se ne vedono sulle montagne vicine, che ricordano gli stenti che i vecchi montanari dovevano sopportare per strappare a questi pascoli, non molto ricchi, il necessario per vivere con le proprie famiglie ed i propri greggi.
Accesso:
Giunti a Coassolo superare la chiesa ed un caratteristico arco e poco dopo, ad un bivio, andare a destra; dopo un buon tratto in salita e molte curve si trova una deviazione sulla sinistra con indicazioni per Letisetto, Creus e Canton Betta. Imboccarla seguendo poi la direttrice principale fino a giungere ad un nuovo bivio dove inizia lo sterrato. Proseguire diritto fin a trovare il bivio per Letisetto dove bisogna parcheggiare l'auto.
Salita:
- Località di partenza: Letisetto (975 m) - frazione di Coassolo.
- Tempo di salita: 3h.
- Difficoltà: E (Escursionismo medio)
Panorama di nubi durante
la salita alla Vaccarezza
Imboccare la strada sterrata in salita ignorando le indicazioni per Letisetto. Si supera un costone e successivamente numerosi tornanti che consentono di oltrepassare il bosco disseminato di numerose costruzioni ormai abbandonate e raggiungere la zona dei Gerbidi. Continuando lungo lo sterrato principale viene raggiunto il termine della zona boschiva dove il panorama si amplia facendosi più interessante. Dopo un'altra curva si raggiunge il moderno alpeggio della Cialma dove la strada si allarga formando un ampio piazzale. Va imboccata la stradina che prosegue allontanandosi dal piazzale verso nord e che aggira a sinistra un piccolo rilievo erboso. Dopo alcune centinaia di metri la carrareccia termina formando un altro piccolo piazzale. Di lì andare a sinistra imboccando il sentiero che, con marcia ripida ma regolare, risale la dorsale che scende dalla Vaccarezza. Va superato un pilone votivo ed un grosso masso giungendo così nei pressi dell'Alpe dei Merli e poco dopo all'Alpe Vaccarezza Inferiore (circa 1900 m). Proseguendo sempre sulla stretta ma evidente traccia che risale l'arrotondata dorsale si raggiunge l'alpeggio Vaccarezza Superiore (circa 2000 m) per toccare infine la cresta che unisce la Vaccarezza alla cima dell'Angiolino.
Discesa:
Per l'itinerario di salita.
- Dettagli
- Categoria: Valli Tesso a Malone
Lago di Monastero (1992 m)
Lago di Monastero
Escursione che ha negli ampi panorami la sua principale attrattiva. La strada, in questi ultimi anni asfaltata fino a S. Giacomo, bitumata a tratti fino all'Alpe Prati della Fontana e sterrata ma dal fondo in buono stato (salvo qualche breve tratto) fino al lago, ha banalizzato non poco l'ambiente perché consente a chiunque sia munito di un'auto o di una moto di arrivare al lago senza fatica.
Consigliamo la visita fuori stagione (primavera o autunno) proprio per godere di questi luoghi, comunque bellissimi e sfruttati da tempo immemorabile (gli alpeggi sono tantissimi ed alcuni documenti del XIII secolo parlano già di questi pascoli), quando c'è poca gente in giro. Inoltre in estate, il frequente formarsi di foschia non consente di godere il panorama che si apre su tutte le Valli di Lanzo. Con la neve (ben assestata, soprattutto nel tratto Alpe Prati della Fontana - Lago di Monastero) diventa anche una piacevole escursione con racchette da neve o con gli sci.
Accesso:
Da Lanzo raggiungere la piazza di Chiaves e da li andare a destra imboccando la ripida carrozzabile che porta a Fontana Sistina; ad un successivo bivio prendere a sinistra (indicazione per Cresto).Segue una strada in salita che diviene sterrata pochi metri prima del panoramicissimo piazzale in terra battuta che costituisce il Colle della Croce dove è possibile lasciare l'auto.
Salita:
- Località di partenza: Chiaves località Colle della Croce (1125 m).
- Tempo di salita: 3 ore.
- Difficoltà: E (Escursionismo facile).
San Giacomo di Moia
Sulla destra del piazzale imboccare una carrareccia (cartelli indicatori in legno per il Lago di Monastero) che sale verso Case Colombero. Alla prima curva lasciare la stradina e proseguire diritto infilandosi tra le case che velocemente si superano (bolli giallo-rossi con indicazione 3R). Oltrepassate alcune isolate costruzioni si perviene ad un evidente bivio dove si abbandona la traccia pianeggiante per salire a destra. La marcia, mai faticosa, si sviluppa tra bei boschi di betulle oltrepassando un paio di pietraie, un vecchio alpeggio ed un piccolo ripetitore. Si avvista successivamente il pendio erboso che ospita S. Giacomo di Moia ed in breve viene raggiunta la stradina sterrata che va seguita verso destra, in salita. Da qui in pochi minuti si raggiunge il Colle di S. Giacomo con ottimo panorama. Salire a destra (indicazioni) raggiungendo e superando sulla sinistra l'Alpe di S. Barbara con vicino un pilone votivo, proseguendo il sentiero diviene meno ripido e si costeggia un boschetto di rade betulle.Oltrepassato un vecchio alpeggio e dei ripetitori si arriva al piazzale del Passo della Forchetta (1666 m). Oltrepassato un vecchio alpeggio e dei ripetitori si arriva al piazzale del Passo della Forchetta (1666 m).
Si tratta di un vero balcone sulle valli e non è raro trovare auto parcheggiate sulla piazzetta. Si trova anche un piccolo monumento dedicato a due giovani partigiani caduti in combattimento poco distante da qui. Su queste montagne, durante la Resistenza, i partigiani ingaggiarono frequenti e durissimi scontri con i nazifascisti. I fatti che portarono alla morte di Marino e Peroglio, i due giovani a cui è dedicato il monumento, accaddero il 28 aprile '44, durante un rastrellamento dei nazifascisti. Quel giorno una pattuglia partigiana in perlustrazione nei pressi del Roc del Gal venne attaccata da una colonna nemica. Due giovani lanzesi, Marino e Peroglio, furono feriti e si sacrificarono per consentire ai compagni di ritirarsi: Marino (medaglia di bronzo al valor militare), terminate le munizioni, per non cadere prigioniero si uccise con una bomba a mano mentre Peroglio (medaglia d'oro al valor militare) contrattaccò con le bombe a mano fino a che non cadde colpito a morte.
L'Alpe di Coassolo in inverno
Proseguire in leggera salita lungo la strada che corre vicino alla cresta che divide la Valle del Tesso dalla Val Grande, volendo si potrà seguire la strada fino al lago. Superati alcuni alpeggi si arriva all'Alpe Prati della Fontana, ristrutturata piuttosto brutalmente con abbondante uso di cemento, dove si trova dell'acqua e, poco lontano, un pilone votivo da dove si ha un bel colpo d'occhio sulla zona di Menulla. Un tornante porta la strada definitivamente sul versante della Val Grande: in questo tratto si vede, a valle della strada, il paesino di Vrù. Nei sottostanti valloncelli si trovano delle cave di talco sfruttate fino a qualche decina di anni fa. La carrozzabile prosegue quasi pianeggiante per poi affrontare alcuni tornanti più ripidi che possono essere evitati seguendo un sentierino (bolli giallo rossi) che ritorna sulla strada poco prima dell'Alpe di Monastero (1970 metri), grosso alpeggio ora ristrutturato già citato in documenti del XIII secolo, come del resto la vicina Alpe di Coassolo (2032 metri). Superate le costruzioni, ancora poche decine di metri e si arriva al Lago di Monastero posto in una verdeggiante conca che invita ad una sosta ristoratrice e dominato dalla mole della Punta Gias Vej.
Discesa:
Per l'itinerario di salita.
- Dettagli
- Categoria: Valli Tesso a Malone