Anello di Santa Cristina
L'itinerario che porta al caratteristico Santuario, ubicato su uno sperone di roccia, è estremamente panoramico. Di notevole interesse sono le cappelle ed i piloni votivi che si trovano lungo il percorso.
Comune: | Ceres - Cantoira |
Zona: | Val d'Ala e Val Grande |
Località di partenza: | Ceres (700 m) |
Località di arrivo: | Santuario di Santa Cristina (1340 m) |
Difficoltà: | E (Escursionistico) |
Tempo di percorrenza: | 3 h 15 min |
Segnavia: | 242 + 301 + 301A |
Periodo consigliato: | Aprile - Ottobre |
Dislivello: | 700 m |
Itinerario:
L’itinerario descritto parte da Ceres, raggiunge Santa Cristina e scende a Cantoira per poi ritornare a Ceres; si può effettuare il percorso partendo anche da Cantoira in senso inverso.
La Cappella degli Appestati
Si parcheggia l’auto nell’ampio piazzale nei pressi del Municipio di Ceres mt 713, si percorre via Roma risalendo il paese e al primo incrocio si svolta a sinistra (cartelli indicatori), dopo una cinquantina di metri finisce la strada asfaltata e inizia un bel sentiero in un bosco di castagni e faggi. Si passa in prossimità di varie baite e si raggiunge la Cappella della Peste, costruita in un luogo isolato per evitare il contagio, si prosegue con alcuni tornanti sino alla Cappella degli Angeli. Il sentiero si inerpica di fronte alla costruzione con una breve rampa, poi prosegue con regolarità fino al Colle Balance 1288 metri. Si prosegue ora verso nord fino a giungere alla caratteristica scalinata del Santuario di Santa Cristina mt. 1339.
Per la discesa verso Cantoira, si prende subito il sentiero che scende verso destra, prima su scalini poi si inoltra nel bosco con molte svolte.
Si passa nei pressi delle Case Togli e si raggiungono poi le case in località Inversa, si superano e una carrareccia prosegue verso la Stura.
Nei pressi della Stura, sempre sul lato destro idrografico, vicino ad un pilone totalmente ristrutturato, si prende la piacevole strada sterrata a destra (est) che costeggia il fiume fra prati e boschi, che sfocia poi sulla strada che da Cantoira porta a Ceres e la si segue in salita fino al Municipio.
Storia:
L’anello di Santa Cristina tocca il suo punto più alto con l’arrivo al suggestivo Santuario di Santa Cristina che sorge sulla omonima rupe, a strapiombo, posta a basamento del Santuario stesso.
La Cappella degli Angeli
É un’opera maestosa che non può che destare ammirazione pensando all’opera e alla fatica di tanti uomini impegnati alla sua realizzazione, ma anche, una volta arrivati, un senso di pace, di religiosità e diciamo di immensità perché dal Santuario lo sguardo spazia a 360 gradi su paesi e cime. L’arrivo è suggestivo, una lunga scalinata si inerpica verso il piccolo piazzale ove sorge il Santuario i cui primi cenni storici datano la costruzione del primo pilone votivo a prima del 1440. In una relazione del 1769, si racconta che la costruzione avvenne in seguito all’apparizione della Santa ad un pastore. Gli abitanti di Ceres e Cantoira unirono le forze per la realizzazione di un’opera che appena ultimata accese la disputa tra le due popolazioni per averne la proprietà che alla fine andò ai cantoiresi. La festa annuale si celebra il 24 luglio ed attira molta gente.
Nel 1840 furono costruiti attorno dei ripari e dal 1900 ad oggi sono continuati vari lavori di restauro e manutenzione. L’edificio è a forma di quadrilatero irregolare, ad un’unica travata; le dimensioni sono di circa 15 metri in lunghezza e di 8 in larghezza. Il Santuario ha pareti in muratura di pietra e all’interno sono intonacate, al centro si può ammirare un affresco quattrocentesco che raffigura la Vergine con in braccio Gesù Bambino. L’ingresso principale è posto in asse con l’abside; sul lato sud vi sono altre due accessi secondari ed una piccola finestra protetta da grata di ferro.
Il Santuario di Santa Cristina
Questa non è la sola testimonianza di fede che noi troviamo percorrendo l’anello: piloni votivi ne troviamo al fondo della discesa verso Cantoira e lungo il percorso verso Ceres. Due sono le cappelle, site in territorio di Ceres, che meritano di essere visitate. La Cappella della Peste, situata a Pian di Ceres, restaurata nell’anno 1911, fu edificata in tempo di peste; è piccola, ad una sola navata, di forma rettangolare, con pregevoli affreschi e sorge in mezzo al bosco, fuori dal centro abitato. C’è un motivo: la peste colpì le Valli di Lanzo intorno al 1575 e per poter partecipare alla messa senza correre troppi rischi di contagio, la gente assisteva alla messa sparpagliata nei boschi per evitare qualsiasi contatto invece di ammassarsi nelle chiese. La cappella è aperta solo sul davanti e lì c’è posto per il sacerdote celebrante.
L’altra cappella è quella della Madonna degli Angeli, sita sempre in comune di Ceres. Non si hanno notizie precise circa la sua edificazione, si sa solo che è stata riaperta al culto nel 1910, dopo la sua chiusura per oltre cento anni. É raggiungibile a piedi dal sentiero che conduce al Santuario di Santa Cristina: attraverso il bosco si arriva ad un ripido pendio che porta alla chiesetta posta in posizione più elevata rispetto al bosco sottostante. É di forma rettangolare, a navata unica, sulle cui pareti sono appesi numerosi exvoto, intorno un piccolo spazio lastricato.
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