I sentieri dimenticati
Eremo di Lanzo Torinese
Sentiero dei Frati
Da anni il CAI Lanzo è impegnato al recupero degli antichi sentieri, molti dei quali sono stati dimenticati e solamente i vecchi abitanti del luogo li ricordano. Quello che ci accingiamo a descrivere è un antico sentiero utilizzato dai frati che abitavano nel convento dell’Eremo di Lanzo, un percorso che dall’Eremo raggiunge Case Gisolo, quasi al confine con il comune di Coassolo; il sentiero principale (426A) è ancora ben transitabile perché usato da molti biker per le loro escursioni; la variante (426AV1), che permette di percorrere un'anello attorno al parco dell'Eremo, era stata invece completamente abbandonata e invasa dalla vegetazione; recentemente ripulita dai volontari del CAI Lanzo è adesso anche lei facilmente transitabile. Ancora oggi, in tutto il suo tragitto, sono ancora ben visibili le tracce del vecchio canale costruito per portare l’acqua al convento. Il sentiero parte a fianco della vecchia chiesa del convento, si inoltra nel bosco di latifoglie, costeggia un tratto del vecchio muro di recinzione del parco dell’Eremo e, in leggera pendenza, prosegue sino ad incontrare un primo pilone votivo a base triangolare. Continua, sempre nel bosco, attraversa la strada asfaltata che dalla borgata Oviglia conduce a Case Fua e incontra un secondo pilone votivo. Ancora un tratto di sentiero, sempre pianeggiante, e si arriva su una strada sterrata che in pochi minuti porta a Case Gisolo e, subito dopo, sulla strada che da Lanzo sale a San Pietro di Coassolo.
Profilo altimetrico sentiero principale (426A)
Dati tecnici sentiero principale (426A)
Luogo di partenza: Eremo di Lanzo Torinese.
Lunghezza sentiero: 1900 metri.
Dislivello in salita: 90 m circa.
Tempo di percorrenza: 30 min.
Profilo altimetrico variante (426AV1)
Dati tecnici variante (426AV1)
Luogo di partenza: Eremo di Lanzo Torinese.
Lunghezza sentiero: 870 metri.
Dislivello in salita: 80 m circa.
Dislivello in discesa: 20 m circa.
Tempo di percorrenza: 20 min.
Piccola storia dell'Eremo di Lanzo
Un tratto del sentiero
L’Eremo, oggi purtroppo in stato di abbandono e con evidenti segni di vandalismo, fu costruito a partire dal 1661 e fu donato, assieme al terreno circostante di 175 ettari, ai frati Camaldolesi. Fa parte di altri quattro complessi simili costruiti in Piemonte nel XV secolo. Qui i monaci vivevano in piccole celle in solitudine e in preghiera. Nel 1802, in seguito alla Rivoluzione francese, l'Eremo venne chiuso e solo nel 1815 riconsegnato ai Camaldolesi. Nel 1836, dopo la soppressione della famiglia Camaldolese, l'Eremo venne dato in affidamento ai Carmelitani Scalzi che gestirono l'Eremo fino alla soppressione degli ordini religiosi. Nel 1918, passato in mano demaniale, venne affidato alla neonata Croce Rossa Italiana e convertito prima in sanatorio per i reduci della guerra e poi per la cura della tubercolosi. Negli anni ’60 del novecento venne costruito all’interno del parco un edificio adibito ad ospedale. Nel 1995 venne riconvertito in RSA (residenza sanitaria assistenziale) e definitivamente chiuso nel 2013.