Rifugio Tazzetti
Posti letto: 42 | Categoria: D |
Proprietà: CAI Torino | Gestione: CAI Chieri |
Telefono: 0123-83730 | Telefono sezione: 011-546031 |
Apertura: Giugno/Settembre | Percorrenza: 2 h 30 min. da Malciaussia |
Accesso:
Risalire tutta la Valle di Viù. Giunti a Margone si prosegue lungo la carrozzabile fino al suo termine, nei pressi della diga del Lago di Malciaussia.
Salita:
- Località di partenza: Lago di Malciaussia (1805 m)
- Tempo di alita: 2 h 30 min
- Difficoltà: E (escursionismo medio)
Dal Lago di Malciaussia seguire il grosso sentiero sterrato che lo costeggia puntando in direzione dell'appuntito Rocciamelone.
La stradina che costeggia il lago corre alla base di vastissimi e alti pendii erbosi, oltrepassa la vicine grange di Pietramorta (1812 m) poi, superato il lago, si accosta al torrente di fondo e lo attraversa a sinistra mediante un ponticello.
Sulla scarpata dell'opposta sponda s'incontra subito un bivio: a sinistra sale il sentiero per il Colle della Croce di Ferro, a destra prosegue il sentiero per il Rifugio Tazzetti. Attraversati i dolci prati iniziali, la via prende a seguire dall'alto il torrente principale sovrastato dai ripidi fianchi della Punta di Pietramorta (2577 m). Quasi pianeggiante, con leggeri saliscendi e antiche diramazioni dei pastori, il sentiero prosegue a lungo sulla sponda poi piega a sinistra ed imbocca il valloncello del Rio Medagliere; con salita più viva, lungo il nuovo fianco sinistro orografico, si giunge presto a varcare questo rio pochi passi a valle di un'ottima sorgente (2100 m).
Si guadagna quota sul pendio opposto, solcato da cascatelle, dove il sentiero compie lunghi tornanti fra i due rivoli più a destra (sono sconsigliabili le scorciatoie).
In alto si attraversa a destra l'ultimo canale poi si continua, quasi in piano, tagliando il pendio assai ripido. Si comincia così ad abbandonare il vallone delle Medagliere per penetrare in quello del Rio Rumour dove sorge il rifugio.
Di mezzacosta, sulla tetra fiancata della destra orografica, si attraversa una vasta pietraia con magre erbe dove un breve passaggio scabroso, su roccia viva, è aggirabile con il sentiero più basso. Si passa poi alla base di un cornetto di roccia caratteristico; il rifugio, abbastanza visibile, è in alto ma non lontano, sulla verde fiancata opposta.
Il sentiero si avvicina al torrente facendosi pianeggiante e raggiunge, poco a monte di una cascata, la conca del guado che è colma di neve fino a tarda estate (2530 m).
Varcato il torrente verso destra, si attaccano i tornanti del ripido pendio erboso rivolto a sud fino a terminare, verso sinistra, sul ripiano solatio dov'è edificato il Rifugio Tazzetti.