Bivacco Ferreri
Posti letto: 8 | Categoria: D |
Proprietà: CAI Torino | Gestione: CAI Torino |
Telefono: | Telefono sezione: 011-546031 |
Apertura: Tutto l'anno | Percorrenza: 3 h da Forno Alpi Graie |
Accesso:
Raggiungere Forno Alpi Graie, dove ha termine la strada che risale la Val Grande. L'auto si lascia sulla piazza.
Salita:
- Località di partenza: Forno Alpi Graie (1219 m)
- Tempo di salita: 3 h
- Difficoltà: E (Escursionismo medio)
Dalla piazza si segue la strada che diviene sterrata ed attraversa su di un ponte il torrente Gura. Dopo l'attraversamento si va a destra imboccando un'ampia mulattiera che segue la destra orografica del fiume. Gli enormi macigni che si incontrano rendono bene l'idea dell'immane devastazione accaduta in quel Settembre '93. Il percorso inizialmente è quasi pianeggiante ma, in breve, si raggiunge e si deve seguire la deviazione a sinistra per il Rifugio Daviso ed il sentiero incomincia a salire zigzagando il pendio ricoperto di bassa vegetazione; dopo aver preso quota si affronta un breve tratto pianeggiante a mezzacosta fino ad un masso di notevoli proporzioni sul quale è posta un'indicazione in legno per il Daviso (seguirla). Da qui svoltando a sinistra si giunge in breve ad un gruppo di vecchi alpeggi posti a quota 1670, il sentiero prosegue aggirando il gruppo di case. Si effettua poi una curva a sinistra per arrivare ad una isolata costruzione (con indicazione per il Daviso).
Interno bivacco
Ancora poche centinaia di metri in salita consentono di raggiungere il pianoro della Gura in cui confluiscono diversi rii e torrentelli. Superato un primo minuscolo corso d'acqua si prosegue verso il fondo del piano fino ad affacciarsi sull'enorme cratere provocato dalla caduta della frana. In questo tratto, sulla sinistra del sentiero, si stacca un'esile traccia che in circa dieci minuti conduce ad un alpeggio e al piccolo lago della Gura (1827 m). Scendere nell'avvallamento ma non attraversare il fiume (attraversandolo si giunge al rifugio Daviso), procedere invece sulla sua sponda destra orografica e portarsi alla base di una bassa scarpata rocciosa che si supera senza difficoltà. Al di sopra, la traccia si snoda molto ripida fra alte erbe e fitti cespugli, con marcia malagevole si riesce a sinistra su pendii sempre molto inclinati ma dove il sentierino sale con più regolarità al Rifugio Ferreri (2207 m), individuabile da una certa distanza per un grosso pilastro di pietre eretto davanti alla costruzione.