Bivacco Soardi
Posti letto: 14 | Categoria: D |
Proprietà: CAI Uget Torino/Ciriè | Gestione: CAI Uget Torino/Ciriè |
Telefono: 0123-82900 | Telefono sezione: |
Apertura: Tutto l'anno | Percorrenza: 3 h 30 min. da Forno Alpi Graie |
Accesso:
Raggiungere Forno Alpi Graie, dove ha termine la strada che risale la Val Grande. L'auto si lascia sulla piazza.
Salita:
- Località di partenza: Forno Alpi Graie (1219 m)
- Tempo di salita: 3 h 30 min
- Difficoltà: E (Escursionismo medio)
Da Forno Alpi Graie seguire una strada che inizia a sinistra della piazzetta in fondo al paese, attraversa la Stura su un ponte e termina allo sbocco del Vallone di Sea. Continuare sulla sponda sinistra orografica del vallone percorrendo una pista costruita dalla Comunità Montana per accedere alla località della sorgente "Grandi Boschi", dove è stata costruita la presa dell'acquedotto generale delle Valli di Lanzo. Giunti all'altezza delle costruzioni dell'acquedotto il sentiero prosegue sulla destra del senso di marcia, sotto le estreme propaggini della Costiera Malatret. Dopo una salitella percorre ancora il fondovalle sino ad attraversare la Stura di Sea nei pressi del Gias Balma Massiet (1500 metri).
Salendo in mezzo ad una bassa vegetazione si giunge, dopo aver attraversato un'altra volta il torrente, all'Alpe di Sea (1785 metri), posta sotto un enorme masso.
Superate le costruzioni, si aggira un cocuzzolo e con una breve salita si guadagna un vasto pianoro a metà del quale, a destra, vi è il Gias Nuovo (1888 metri).
Senza toccare le baite, portarsi al termine del pianoro dove il vallone fa una stretta gola. Il sentiero la risale molto ripido, poi volge a destra superando a risvolte una dorsale in direzione del Gias Piatou (2189 metri). Ad un bivio situato nei pressi di queste baite, nascoste dietro una costola rocciosa, si piega a sinistra continuando lungo una cresta erbosa che sale parallela al vallone. Ad un bivio successivo, trascurata la traccia di sinistra che scende sul fondo del vallone, proseguire su quella di destra e con alcune serpentine su terreno ripido si giunge al Bivacco Soardi.
Interno bivacco
- Dettagli
- Categoria: Rifugi Valli di Lanzo
Rifugio Daviso
Posti letto: 24 | Categoria: D |
Proprietà: CAI Torino | Gestione: CAI Venaria |
Telefono: 0123-506749 | Telefono sezione: 011-4522898 |
Apertura: Giugno/Settembre | Percorrenza: 3 h 30 min. da Forno Alpi Graie |
Accesso:
Raggiungere Forno Alpi Graie, dove ha termine la strada che risale la Val Grande. L'auto si lascia sulla piazza.
Salita:
Dalla piazza si segue la strada che diviene sterrata ed attraversa su di un ponte il torrente Gura. Dopo l'attraversamento si va a destra imboccando un'ampia mulattiera che segue la destra orografica del fiume. Gli enormi macigni che si incontrano rendono bene l'idea dell'immane devastazione accaduta in quel Settembre '93. Il percorso inizialmente è quasi pianeggiante ma, in breve, si raggiunge la deviazione a sinistra per il rifugio Daviso ed il sentiero incomincia a salire zigzagando il pendio ricoperto di bassa vegetazione; dopo aver preso quota si affronta un breve tratto pianeggiante a mezzacosta fino ad un masso di notevoli proporzioni sul quale è posta un'indicazione in legno per il Daviso. Da qui svoltando a sinistra si giunge in breve ad un gruppo di vecchi alpeggi posti a quota 1670, il sentiero prosegue aggirando il gruppo di case. Si effettua poi una curva a sinistra per arrivare ad una isolata costruzione (con indicazione per il Daviso). Ancora poche centinaia di metri in salita consentono di raggiungere il pianoro della Gura in cui confluiscono diversi rii e torrentelli. Superato un primo minuscolo corso d'acqua si prosegue verso il fondo del piano fino ad affacciarsi sull'enorme cratere provocato dalla caduta della frana. In questo tratto, sulla sinistra del sentiero, si stacca un'esile traccia che in circa dieci minuti conduce ad un alpeggio e al piccolo Lago della Gura (1827 m). Scendere nell'avvallamento per attraversare il rio e risalire il versante opposto. Piegare a sinistra per un breve tratto e poi a destra attraversando un altro rio. Si prende ora a salire più decisamente verso sinistra seguendo le numerose risvolte del sentiero e si supera il Gias Milon (1993 m), arroccato ai piedi di una paretina rocciosa, ed alcuni piccoli rii. Giunti nei pressi di un cartello indicatore andare a sinistra superando così l'alpeggio del Gran Pian (2132 m) a cui segue una breve discesa ed una curva a destra.
Si prende poi a salire più decisamente con alcuni tornanti mentre poco più in alto appare finalmente il Rifugio Daviso che rapidamente si raggiunge.
Interno bivacco
Dormitorio bivacco
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- Categoria: Rifugi Valli di Lanzo
Bivacco Gandolfo/Giuliano
Posti letto: 10 | Categoria: D |
Proprietà: Rotary Club Valli di Lanzo | Gestione: CAI Lanzo |
Telefono: | Telefono sezione: 360444949 |
Apertura: Tutto l'anno | Percorrenza: 2 h da Cornetti di Balme |
Accesso:
Risalire tutta la Val d'Ala fino alle porte di Balme dove, poco prima del paese, si prende la seconda deviazione sulla sinistra (indicazione per Cornetti - la prima deviazione conduce al Villaggio Albaron) che attraversa la Stura e conduce alla frazione Cornetti, dove si lascia l'auto in una piazzetta al termine della strada asfaltata.
Salita:
- Località di partenza: Cornetti di Balme (1446 m)
- Tempo di salita: 2 h
- Difficoltà: E (Escursionismo medio)
Da Cornetti proseguire lungo la strada che diventa sterrata, dopo poche centinaia di metri andare a sinistra per attraversare il torrente Paschiet su un ponte in legno (indicazione per i Laghi Verdi). Seguendo i bolli bianco rossi si attraversano alcune radure tra i larici e si arriva all'Alpe Pian Salè (1580 m); proseguendo si attraversa un boschetto di larici (nei pressi degli alpeggi ignorare una deviazione che si allontana, pianeggiante, a destra). Continuando lungo un tratto a picco sul torrente si entra nel vallone e, dopo un tratto più ripido, si oltrepassano le costruzioni dell'Alpe Garavela (1744 m). Si prosegue su evidente sentiero, con salita costante poco lontano dall'impetuoso torrente Paschiet, fino ad arrivare ad un bivio, in una zona in cui si trovano dei grossi massi su uno dei quali vi è un cartello indicatore per il Lago Pashiet (poco prima del bivio, sulla destra, su un costone dall'altra parte del rio, si vedono i ruderi dell'Alpe Paschiet). Proseguire diritti in salita ignorando l'indicazione; in breve si arriva ai ruderi dell'Alpe Buet (2006 m). Superate le costruzioni piegare a destra (una poco evidente deviazione verso sinistra conduce invece al Colle del Vallonetto posto tra la Cima Chiavesso e il Bec del Fausset) e dopo un altro breve tratto di salita si arriva in vista del primo dei due Laghi Verdi (2142 m); costeggiando il lago si sale rapidamente al secondo specchio d'acqua (2154 m). Proseguendo sul sentiero, in una decina di minuti, si arriva al Bivacco Gandolfo (2301 m) posto in una conca sotto la parete nord della Torre d'Ovarda.
Interno bivacco
Itinerari principali con partenza dal bivacco
ESCURSIONISMO:
Passo Paschiet 2.435 mt., ore 0,45 (E)
Passo del Canalone Rosso 2907 mt ore 1,30 (E)
Punta Golai. 2819 mt. ore 1,30 (EE)
Cima Chiavesso. 2824 mt. ore 1,30 (EE)
ALPINISMO:
Torre d’Ovarda Punta Centrale mt. 3075 – Via Hatz
Torre d’Ovarda Punta Orientale - Cresta N.E. (D)
Traversata Servin - Barale
Punta Virginia Cresta E.N.E. mt. 2871.
Corna Meridionale mt. 2964.
Monte Servin mt.3108
Punta Barale mt. 3005
Cima Occidentale degli Ortetti mt. 2955
Cima di Costapiana mt.2954.
Vedi il video dei laghi verdi e del del bivacco
Scarica il folder del bivacco
- Dettagli
- Categoria: Rifugi Valli di Lanzo
Bivacco Molino
Posti letto: 12 | Categoria: D |
Proprietà: CAI Lanzo | Gestione: CAI Lanzo |
Telefono: | Telefono sezione: 360444949 |
Apertura: Tutto l'anno | Percorrenza: 2 h da Molera, 3 h da Chialambertetto |
Accesso:
Superato l'abitato di Mondrone e poco dopo anche le case di Molette, prima di arrivare a Balme, voltare a destra per Chialambertetto (indicazioni). Raggiunta la vecchia strada che portava a Balme girare a destra e, poco dopo, sulla destra si intercetta una ripida e stretta sterrata sale con molte svolte fino al borgo di Molera (1478 m). Seguire la carrozzabile oppure lasciare l'auto sulla provinciale per salire a piedi fino a Molera, in questo caso si aggiungono 30 minuti in più di salita. Nei pressi di una curva della sterrata, poco prima della frazione, si nota una evidente bacheca in legno con indicazioni per l'Uja di Mondrone ed il Bivacco Molino.
Salita:
- Località di partenza: Chialambertetto (1360 m)
- Tempo di salita: 3 h
- Difficoltà: E (Escursionismo medio)
Poche decine di metri prima delle case di Molera imboccare, sulla sinistra, il GTA segnalato da un'evidente cartello. Attraversata una zona boschiva si perviene successivamente all'Alpe Pian Bosco (1673 m). A questo punto l'itinerario GTA si separa. Aggirate le baite sulla destra si sale sopra ad esse e si continua, per un buon tratto, seguendo la destra idrografica di un canalone secco.
Abbandonatolo, si appoggia verso sinistra salendo diagonalmente nel lariceto fino ad attraversare un rivolo (a volte secco) alla base di una paretina di roccia chiara. La salita continua malagevole, lungo la paretina-sponda, attraversando alcune volte il rivolo stesso e, infine, verso sinistra, seguendo una crestina erbosa da cui si esce, sempre a sinistra, per raggiungere un colossale macigno (1970 m).
Bordeggiando la sua faccia strapiombante, rivolta a sud, si avanza verso sinistra e presto si tocca la sinistra idrografica di un avvallamento poco marcato e invaso da giganteschi blocchi; qui si incontra il bivio dei segnavia EPT-232 (che conduce in vetta all'Uja) e 233.
Si segue l'EPT-233 e si punta ai sovrastanti macigni smisurati e spaccati dietro i quali si annida il rudere dell'Alpe le Piane (2030 m). Il sentiero si allontana verso destra, costeggia un vicino e caratteristico pianoro sovente acquitrinoso, poi continua verso destra, a lungo e quasi in piano, fino ad attraversare il valloncello del Rio Maian (2060 m). Dopo essersi alzato vivamente sulla riva opposta, il sentiero la taglia di mezzacosta avanzando parallelamente al torrentello; intanto, sulla panciuta e grossa prominenza (di erba e massi), che sembra ostruire il centro del vallone, fa capolino la punta del tetto del bivacco. Il nostro sentiero terroso, infine, si avvicina al rio, lo segue in una breve strettoia rocciosa e pianeggiante al termine della quale sfocia in un pianetto erboso con un muretto trasversale di pietre; è chiaramente visibile il Passo dell'Ometto dove spicca l'esile e piccola guglia di roccia che ha dato il nome al valico.
Siamo ad un altro bivio: per il bivacco (non visibile), abbandonare il segnavia EPT-233 del Passo dell'Ometto e prendere a sinistra. Il sentiero sale obliquamente verso sinistra nel macereto di grossi blocchi della sponda opposta e raggiunge la spianata sulla quale è fissato il Bivacco Bruno Molino.
Interno molino
Itinerari principali con partenza dal bivacco
ESCURSIONISMO:
Uia di Mondrone 2.964 m, Via norm. SE ore 2,30 (EE)
Passo dell'Ometto 2618 m ore 1 (E)
Cima Leitosa Occ. 2870 m per il vers. SSO ore 2,10 (EE)
ALPINISMO:
Uia di Mondrone
- Cresta NNO (dal Passo dell'Ometto) ore 1+2,50 (AD-)
- Cresta E ore 4 (AD + alcuni passi di IV evitabili)
- Cresta N: presenta un dislivello di 500 mt. Su di essa sono state tracciate numerose vie con difficoltà che variano da AD+ a TD+
- Cima Leitosa Occ. 2870 cresta OSO AD+ ore 1 + 2,40
- Punta Rossa di Sea sperone N dislivello 350
- Varie vie da D- a TD + ore 2 + 4
Vedi il video del percorso
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- Dettagli
- Categoria: Rifugi Valli di Lanzo
Rifugio Città di Ciriè
Posti letto: 53 | Categoria: A |
Proprietà: CAI Ciriè | Gestione: CAI Ciriè |
Telefono: 0123-820008 | Telefono sezione: 011-9208133 |
Apertura: Tutto l'anno | Percorrenza: 5 min. dal Pian della Mussa |
Accesso:
Nel periodo da giugno a settembre il rifugio è raggiungibile in auto, su strada asfaltata, attraverso tutto il Pian della Mussa; nel resto dell'anno lo si raggiunge in circa 1 ora e mezza da Balme con sci da fondo o da alpinismo, con racchette da neve o semplicemente a piedi.
La struttura funziona come alberghetto con posti letto ed offre servizio bar e ristorante. Per la sua ubicazione il rifugio si presta come base a diverse attività: escursionismo, anche naturalistico e con racchette da neve, trekking a cavallo, sci da fondo, scialpinismo, arrampicata sportiva e cascata di ghiaccio.
Interno rifugio
Salita:
- Località di partenza: Pian della Mussa (1787 m)
- Tempo di salita: 5 min
- Difficoltà: T (Turistica)
Dall'auto imboccare la strada che prosegue dalla piazzetta, in 5 minuti si raggiunge la meta
- Dettagli
- Categoria: Rifugi Valli di Lanzo