Storia dell'alpinismo delle Valli di Lanzo
L'ecomuseo “Storia dell’Alpinismo delle Valli di Lanzo” trova la sua collocazione presso la sede del Club Alpino Italiano di Lanzo Torinese. Il nuovo museo comprende una raccolta di oggetti storici inerenti le pratiche sportive di montagna: si possono vedere sci di varie epoche, racchette da neve in legno, materiale per l’arrampicata su roccia, piccozze e tanti altri oggetti ancora, accomunati tutti dallo stesso spirito di base, la passione per l’ambiente montano nelle sue diverse forme. Gli oggetti sono stati sistemati nella sala comune delle sede CAI, visibili interamente e liberamente a chiunque decida di entrare.
Lo scopo dell’ecomuseo è quello di creare nelle nostre valli un punto di riferimento per i materiali tecnici utilizzati nel corso degli anni durante le attività sportive di questo tipo, oltre a creare una memoria storica che non deve andare persa.
Nel museo si conservano pregevoli raccolte di attrezzi e materiali usati nei secoli scorsi per la conquista delle vette delle Valli di Lanzo (Ciamarella, Bessanese, Uja di Mondrone, Levanne, Rocciamelone e la Torre d'Ovarda).
Scarponi da alpinismo
Una ricca collezione di scarponi da alpinismo comprende alcuni pezzi "chiodati" dei primi del '900, ed una notevole serie di ramponi che ci illustrano la loro evoluzione nel tempo, praticamente da 4, 8, 10 e 12 punte ma fabbricati con metalli sempre più leggeri. Gli scarponi chiodati ed i ramponi permisero la conquista dell'Uja di Mondrone il 24 dicembre 1874 divenendo la data ufficiale della nascita dell'alpinismo invernale in Italia.
Scarponi da sci
Una serie di scarponi molto interessante è quella da sci, in questo caso l'excursus storico è importante poiché sono raccolti dagli antenati fino a quelli moderni, tecnologici e contemporanei (che probabilmente saranno anche loro antichi a suo tempo).
Vanno dagli anni '20 agli anni '80 con alcuni pezzi pregevoli del 1880.
Picozze e chiodi
Si può ammirare una serie di piccozze, da quelle con il manico in legno a quelle avveniristiche per la "piolet traction" per le cascate su ghiaccio, con le loro corde in canapa, in cotone ed infine in nylon. Di particolare rilievo è la serie di chiodi, sia da roccia che da ghiaccio, usati nelle arrampicate; da notare i vecchi cunei in legno.
Sci
All'inizio del gennaio del 1897 Adolfo Kind, suo figlio Paolo ed il tenente di artiglieria da montagna Luciano Roiti, salirono da Balme al Pian della Mussa, in meno di un'ora, con un nuovo tipo di "pattini", erano gli "ski" che permettevano di risalire, nonostante la neve ricoperta di crosta gelata non reggesse un uomo in piedi; fu la prima volta che vennero usati in Italia.
Nel museo sono conservati vari sci di quel lontano periodo, fra cui un paio di sci in legno di notevoli dimensioni per il salto ed uno sci "smontabile" in due pezzi usato nell'aeronautica.
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